Progressione dello studio clinico: dalla Fase I alla Fase II
Il trial clinico (NCT03373097) è stato condotto in due fasi:
- Fase I: mirava a identificare la dose corretta/raccomandata. I medici hanno aumentato progressivamente la quantità di cellule GD2–CART01 per garantire la sicurezza e individuare il livello più efficace.
- Fase II: ha ampliato lo studio a un numero maggiore di bambini, utilizzando la dose ottimale trovata nella prima fase per valutare l’efficacia complessiva della terapia.
I risultati ottenuti sono stati molto promettenti, dimostrando che le innovative cellule CAR T mirate a una molecola nota come GD2, espressa sulla superficie delle cellule di neuroblastoma, hanno un potente effetto terapeutico. Somministrata precocemente, soprattutto nei pazienti con minore carico di malattia, la terapia ha indotto risposte in più di tre bambini su quattro (77%). Ancora più impressionanti sono i risultati a cinque anni: quasi due terzi dei pazienti erano ancora in vita (67,6%) e circa la metà non mostrava progressione della malattia (52,8%) — esiti significativamente migliori rispetto a quelli osservati con i trattamenti tradizionali.
Le cellule CAR T in oncologia pediatrica
Sebbene la terapia con cellule CAR T abbia già rivoluzionato il trattamento di alcune leucemie e linfomi, la sua applicazione ai tumori solidi come il neuroblastoma è risultata più complessa. Il programma GD2–CART01 dello Spoke 10 dimostra che, con un’ingegnerizzazione cellulare ottimizzata, un’attenta escalazione di dose e un rigoroso monitoraggio clinico, le cellule CAR T possono fornire risposte durature anche nei tumori solidi pediatrici.
Guardando avanti: verso studi multicentrici di Fase II
Nonostante lo studio abbia coinvolto un gruppo relativamente piccolo, le risposte durature osservate forniscono solide basi per una sperimentazione più ampia. È attualmente in fase di sviluppo un trial multicentrico internazionale di Fase II per estendere l’accesso alla terapia con GD2-CAR T a bambini in tutta Europa e oltre. Questo traguardo rappresenta non solo un grande successo per lo Spoke 10 e il Centro Nazionale, ma anche un cambiamento di paradigma nell’approccio dell’oncologia pediatrica al neuroblastoma recidivante e refrattario.