Innovazione e Futuro della Sanità

10 aprile 2025, Roma – L’innovazione è fondamentale per sostenere i sistemi sanitari pubblici, ma investire in innovazione con le limitate risorse disponibili rappresenta una sfida sempre più urgente. Il Professor Rosario Rizzuto, Presidente del Centro Nazionale per lo Sviluppo di Terapia Genica e Farmaci con Tecnologia a RNA, ha affrontato questo tema durante l’evento ADNKRONOS “Salute e Sanità, il Doppio Binario”, tenutosi a Roma presso il Palazzo dell’Informazione.

Affrontando questioni cruciali come la governance farmaceutica, le liste d’attesa e la resistenza antimicrobica — temi centrali anche al G7 sulla Salute di Ancona — Rizzuto ha sottolineato che l’innovazione deve diventare un diritto universale per garantire la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

Una minaccia particolarmente urgente è rappresentata dalla resistenza antimicrobica, che costa ai sistemi sanitari europei circa 1,5 miliardi di euro l’anno e provoca 35.000 decessi. Il piano dell’UE di ridurre del 20% il consumo di antibiotici entro il 2030 e di incentivare lo sviluppo di nuove terapie è un passo positivo, ma Rizzuto avverte: senza un’innovazione domestica solida, l’Italia rischia di rimanere indietro.

“Il SSN è il vero grande patrimonio del nostro Paese,” ha dichiarato Rizzuto. “Dobbiamo affrontare la carenza di personale sanitario e, allo stesso tempo, rafforzare la nostra competitività a livello globale. La medicina è già personalizzata e in futuro richiederà terapie mirate per ogni singola mutazione genetica.” Ha inoltre sottolineato che limitarsi ad acquistare tecnologie — come è avvenuto per i vaccini durante la pandemia — non basta: il Paese deve diventare un protagonista nello sviluppo di nuove terapie, in particolare nell’ambito dell’RNA.

Spesso associata ai vaccini, la tecnologia basata sull’RNA offre potenzialità molto più ampie, grazie alla capacità di agire su quasi qualsiasi struttura all’interno della cellula. “RNA e terapia genica sono indiscutibilmente il futuro,” ha ribadito Rizzuto.

Il Centro Nazionale per lo Sviluppo di Terapia Genica e Farmaci con Tecnologia a RNA gioca un ruolo centrale in questa visione, assicurando che l’Italia non sia solo consumatrice, ma anche leader globale nell’innovazione biomedica. Grazie all’eccellenza dei suoi oltre 1.500 scienziati, coinvolgendo 45 enti tra università, centri di ricerca e aziende private, e con un finanziamento di oltre 320 milioni di euro dal PNRR, l’Italia oggi si posiziona tra i principali hub scientifici a livello internazionale. Tuttavia, con la fine dei fondi PNRR prevista per il 2026, sarà fondamentale garantire continuità agli investimenti.

L’evento ADNKRONOS, che ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali, accademici e del mondo imprenditoriale, ha ribadito l’urgenza di modernizzare la governance sanitaria, ridurre le liste d’attesa, combattere la resistenza antimicrobica e accelerare l’innovazione. Durante l’incontro è stata inoltre presentata un’indagine che fotografa la percezione pubblica sulla crescente competizione tra sanità pubblica e privata.

Il messaggio finale è stato chiaro: Investire nella ricerca, garantire l’indipendenza tecnologica ed esplorare appieno il potenziale di RNA e terapia genica sono passi essenziali per preparare il sistema sanitario italiano alle sfide di domani.

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